BUON 25 APRILE

Buon 25 Aprile!

È giunta la festa, la lista civica Uniamo Prevalle si unisce con gioia ai festeggiamenti per il settantacinquesimo anniversario della liberazione d’Italia. In questi giorni sospesi, pensando alle celebrazioni per il 25 aprile, ci interroghiamo spesso sul ruolo di amministratori che i nostri concittadini ci hanno affidato cercando nuove chiavi di lettura che consentano di coniugare il nostro mandato politico con il messaggio universale delle donne e degli uomini della Resistenza.

Davanti a tali domande il pensiero riparte dall’inizio, dal primo atto di un politico neoeletto prima di assumere le funzioni istituzionali:

Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Non è un rituale recitato con distacco e neppure una consuetudine che ha fatto il suo tempo, è il momento più alto per chi assume una responsabilità davanti al proprio Paese, davanti alla propria comunità, davanti alla propria gente.

È una promessa solenne di fedeltà ad un ideale, richiede lealtà e la virtù di affidarsi. È il saper custodire ed obbedire alla Carta costituzionale. Tale fedeltà è l’elemento essenziale che rende meritevoli, agli occhi del popolo, di fiducia perché custodi capaci di prendersi cura.

Ecco cosa ci dona la Resistenza, un ideale, un sogno chiamato “Repubblica” e lo strumento individuato nella “Costituzione” per renderlo compiuto. Esiste un terzo valore che la festa del 25 aprile ci ricorda, e che il giuramento sottende, il senso di appartenenza, di amore per la propria Nazione e per la propria bandiera in contrapposizione al bieco nazionalismo basato sulla paura e sull’odio. Un patriottismo innovatore rivolto al futuro nell’interesse delle nostre comunità, “per” e non “contro”.

Siamo dunque chiamati a proteggere il tesoro che con fatica e sacrificio ci è stato donato ed a trovare risposte efficaci alla domanda: come immaginiamo una comunità migliore per il bene delle persone?

È un percorso complesso che non può essere compiuto attraverso la sola delega alla classe politica. Richiede una partecipazione continua e responsabile del popolo per ricostruire un senso di comunità nuovo non vogliamo essere dei gabbiani che hanno perso l’intenzione di volo perché hanno smarrito il sogno ma ritrovare il senso di appartenenza a una razza che vuole spiccare il volo per cambiare veramente la vita” (G. Gaber).

Da dove iniziare?

Una mattina mi son svegliato… il resto dipende da noi.

Buon 25 aprile